Giovani che vogliono morire


Qualche tempo fa, insieme ai colleghi Susi Citriniti, Emanuele Melissa e Roberta Spiniello, ho cercato di indagare la mentalità di quei ragazzi che, senza più badare a nulla, decidono di radicalizzarsi, di uccidere e di morire

L’idea centrale è che, al di là delle motivazioni politiche o religiose, i giovani che decidono di morire e di uccidere siano dominati da una terribile ferita narcisistica e da un formidabile desiderio di riscatto: l’atto violento e disperato consente infatti un enorme riconoscimento in rete e il soggetto accede a una centralità mediatica postuma. Siamo convinti che queste dolorose emozioni dei radicalizzati abbiano molto in comune con quelle che abitano la mente di molti ragazzi che oggi coltivano la fantasia di darsi la morte. Senza un futuro, chiusi in una vita che non amano, dentro una mediocrità che si ripete assistono alla frustrazione delle loro aspettative flirtano con la morte chiedendo forse a lei ciò che la vita sembra negare.

Ne parliamo martedì nove febbraio alle 20.30 con Ivan Viganò 

Il link è sul sito del Minotauro








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